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al testo di Arcangelo Galante
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Appare ribelle assetato di ascolti mancanti... bisogni inestinti. Debole per fame grasso di privazioni sacrificate... grande voglia di attingere l'acqua d'un mondo carente. Per lui esiste solo il deserto assolato... nelle gole assetate. Chi regna lo stato capire non vuole di non sentire finge... deve obbedire solo al potente. Sussulta il cuore dei sofferenti... arma lo scudo della pazienza affilando la lancia d'audace combattente. Tenace si piazza fronteggiando cattive visiere d'una ingiusta legge che i poveri non tutela né protegge. Avanti, avanti... sussulta il potere degli afflitti: ma il diritto non ci crede alzando la guardia di fronte ad ogni istanza. Non rinuncia il disperato... ruggisce e proferisce il sussulto che avanza! Ricchi spaventati trovansi a difendersi... si batte l'innocente debole cade con grande onore dignità or calpestata. Si gloriano i vincitori del facile trionfo ottenuto col vantaggio di comodi decreti. L'abuso di potere altre vittime mieterà nell'eterno silenzio del destino... stabilito da coloro che mal governano persino le pareti. |
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